Autore
Matteoni/Cagianelli
Editore
Silvana editoriale
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
240
Dimensioni
23x28
Lingua
Anno pubblicazione
2009
Rilegatura
Illustrazioni
col b/n
Dal 31 gennaio 2009, Palazzo Roverella riproporrà il suo annuale appuntamento con le grandi esposizioni darte. Il filone sarà, ancora una volta, quello dellarte in Italia tra fine Ottocento e primi decenni del Novecento.
Dopo aver, con successo, indagato gli anni della Belle Epoque (1880 1915), è la volta del Déco, un termine che indica uno stile, un gusto che segnò nelle diverse arti il periodo compreso tra i due conflitti mondiali. Déco esprime la ricerca di una modernità che intendeva superare la mera funzionalità delle forme aggiungendo ad esse eleganza e persuasività.La mostra articolata in undici sezioni intende documentare lo svolgersi in Italia di questa temperie artistica che dal decorativismo derivato ancora dallesperienza liberty di Galileo Chini di Umberto Brunellechi o di Duilio Cambellotti passa ad utilizzare le idee formali del Futurismo come dimostrano le opere di Giacomo Balla, di Fortunato Depero, di Diulgheroff, Fillia. E quindi vero che nel Déco in Italia possiamo trovare ad un tempo sollecitazioni classiciste e rappresentazioni del mondo meccanico, attenzione alla sinuosità offerta dai ritmi della danza e ancora la modellazione plastica degli sports. Rientrano, quindi a pieno titolo in una declinazione di questo gusto anche le opere di Mario Sironi, Achille Funi, Ubaldo Oppi, Gino Severini, Felice Casorati.
La mostra intende poi documentare alcuni aspetti esemplari connessi alle arti decorative al fine proprio di offrire le possibili sfaccettature con le quali il gusto déco si presenta in Italia: così accanto alla cartellonistica si è voluto in particolare presentare la produzione che l'architetto milanese Giò Ponti realizza per l'industria ceramica Richard Ginori, produzione significativamente premiata allEsposizione di Parigi del 1925 e ancora lattività di Vittorio Zecchin in bilico tra decorazione pittorica e raffinate produzioni vetrarie. La mostra si articola in 11 sezioni così intitolate: Inflessioni decorative del Déco; Verso nuove sintesi; Orizzonti esotici; Vittorio Zecchin e Murano: Déco tra vetri e dipinti; Divagazioni futuriste; Geometrie del Futurismo; La severità del Déco; Il sogno dellantico; Giò Ponti: intorno alla Richard-Ginori; Déco scolpito; Il Déco nella grafica.