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Dopo le «Lettere sull’antiquariato di Mario Praz e Luigi Magnani», edito nel 1996, la casa editrice pubblica ora il catalogo della mostra a Siena sulla collezione Magnani. Il volume ricostruisce la passione di questo importante collezionista per l’arte e per la musica, la sua amicizia con il critico Cesare Brandi (appassionato consulente), le dimore e i paesaggi, l’insegnamento, i viaggi, la predilezione per alcuni pittori. Una storia difficile da ricostruire perché passa, come per tutti i collezionisti, davanti alle maggiori evidenze, attraversando biblioteche, guardando vecchie fotografie, viaggiando, discutendo le proprie idee e i gusti personali. Per certi versi una storia tutta italiana, dove finalmente si svela la costruzione di un importante museo ma anche si rende omaggio a due personaggi cruciali per la storia dell’arte. Il museo, aperto nel 1990, ha sede nella villa vissuta da Luigi Magnani, tra i suoi mobili, e la prestigiosa collezione ora esposta a Siena comprende opere sia di arte antica (Gentile da Fabriano, Filippo Lippi, Durer, Tiziano, Rubens, ecc.) sia di arte moderna (Monet, Renoir, Cézanne, De Pisis, Morandi, Burri, ecc.).